Benvenuto sul blog Acchiappamamme!

Qui troverai tutto ciò che riguarda la sfera femminile e il mondo delle mamme che lavorano da casa.

Chi sono

Chi sono

Qualcosa su di me

Mi chiamo Concetta, ho 41 anni, vivo nell’amatissima Sicilia e sono l’autrice di questo blog.

Lavoro come commessa in un supermercato, sono mamma di tre figli e come tutte voi ho anch’io la mia storia dietro le spalle, eventi che hanno fatto di me la donna che sono oggi, con i suoi pregi e difetti.

Scrivere è sempre stata la mia passione, il mio hobby, così come lo sono la lettura e le ricerche di informazioni di cultura generale.

Mi piace tenermi informata su tutto, sono molto curiosa, da piccola qualsiasi curiosità avessi correvo a prendere il dizionario e l’enciclopedia universale e mi ci buttavo dentro, in un vortice infinito, un tornado dentro il quale afferravo tutto ciò che poteva essere utile a colmare le mie lacune.

Oggi con il Web è tutto ancora più amplificato, la cultura e il sapere non hanno limiti, si può spaziare da un argomento a un altro senza sosta, per ore e ore.

Come nasce Acchiappamamme?

Acchiappamamme nasce da un’idea avuta almeno dieci anni fa durante un corso di Web Master che avevo deciso di frequentare data la mia passione per Internet che in Italia era ancora agli albori, almeno lo era per le donne, idea accantonata in partenza quando iniziai a lavorare come commessa in un supermercato a tempo pieno e ripresa in occasione della nascita della mia ultima figlia, quando durante l’allattamento realizzavo che rientrare a lavoro e lasciare la piccolina sarebbe stata molto dura. Per rilassarmi in attesa del fatidico giorno, decisi di riaprire in mio vecchio notebook e di buttare giù qualche bozza.

Dopo qualche settimana il blog era nato, ora bisognava nutrirlo e accudirlo per farlo crescere, ma non era affatto facile. La mia bimba sembrava avere repulsione per quella scatola nera sulla scrivania, non appena accendevo il pc, lei puntualmente iniziava a piangere e a lamentarsi, finché cedevo e chiudevo tutto per tornare a giocare con lei. Dopo dieci giorni riuscì a trovare il modo di portare avanti il mio progetto, raggiunsi un compromesso con me stessa e buttai giù i contenuti delle mie prime pagine.

Inizia così il mio percorso, non so quant’è lungo, né dove porti, ma il bello è intraprenderlo in maniera positiva.

Proprio per le difficoltà che sto incontrando mi rivolgo in modo particolare alle donne, che riescono a vivere sempre con positività ogni giornata, con i mille ostacoli che puntualmente si ripresentano, perché per le donne è tutto un po’ più complicato, si è quasi sempre obbligate a fare una scelta, come se rinunciare a qualcosa fosse un dovere, qualcosa da cui non si può scappare.

Perché Acchiappamamme?

Forse vi starete chiedendo il perché di questo nome.

A dire la verità la scelta del nome è stato il primo grande scoglio che ho dovuto superare.

Penso di averci messo almeno un mese, ogni idea che mi veniva in mente, ogni nome scelto e studiato, geniale secondo me, era puntualmente già in uso.

Se non trovavo un nome non avrei potuto iniziare il progetto.

Fino a quando un pomeriggio, mentre stavo assorta nei miei pensieri preparando la cena, sentì tirarmi un lembo del vestito.

La mia bimba per attirare su di sé la mia attenzione mentre le davo le spalle si era aggrappata al mio vestito.

Girandomi la guardai e la vidi sorridere soddisfatta: era riuscita a catturare la mia attenzione, aveva acchiappato la sua mamma.

Da lì fu un attimo!

Presi un foglio e scrissi Acchiappamamme: finalmente avevo un nome.

Suonava bene ed in fondo acchiappare l’attenzione delle mamme era quello che anche io volevo fare; da noi quando una donna rimane incinta si dice che “‘ancaddiau” e cioè che ha acchiappato; molte donne per riuscire ad avere successo devono acchiappare al volo un’occasione che gli si è presentata.

Mi sembrava il nome giusto!

E adesso non mi rimane altre da fare che riempire le pagine di questo libro infinito!

Vi va di seguirmi?