Ondate di calore
Ogni anno dobbiamo fare i conti con le cosiddette ondate di calore, ovvero la particolare condizione meteorologica caratterizzata da temperature elevate e alti tassi di umidità per un periodo prolungato.
Si tratta di una condizione climatica estrema che può rappresentare un serio pericolo per la salute delle persone che rientrano nelle categorie più a rischio:
- Anziani
- Persone non autosufficienti
- Neonati e bimbi piccoli
- Donne in gravidanza
Queste persone si trovano in una condizione tale da non riuscire a regolare autonomamente la temperatura interna del proprio corpo e hanno bisogno di mantenersi idratati assumendo una maggiore quantità di liquidi, a patto che non ci siano controindicazioni dovute a particolari condizione di salute che limitino l’assunzione di liquidi, in questi casi è bene consultare il proprio medico curante.
Come affrontare le ondate di calore
Per affrontare meglio le ondate di calore è sufficiente prendere delle precauzioni e seguire i consigli dei medici e degli esperti.
Ogni anno, il Ministero della Salute diffonde degli opuscoli informativi contenenti linee guida da seguire per fronteggiare l’emergenza caldo, con un occhio particolare all’inquinamento ambientale e al risparmio energetico.
In sintesi ecco qui di seguito quali sono gli accorgimenti da prendere in considerazione:
- Evitare di esporsi al sole, di fare attività fisica e di mettersi in viaggio nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00). Nel caso in cui ci si debba spostare in auto ricordarsi di portare con sé una scorta d’acqua e in caso di soste, anche se brevi, non lasciare mai da soli in auto neonati, bimbi e animali domestici.
- Rendere più confortevole e fresco l’ambiente domestico e di lavoro chiudendo le finestre esposte al sole e utilizzando tende basculanti e oscuranti regolabili che impediscano alla luce di filtrare ma allo stesso tempo non ostacolino il passaggio dell’aria, consentendo il riciclo.
- Utilizzare in maniera consapevole condizionatori e climatizzatori avendo l’accortezza di regolare la temperatura a livelli non troppo bassi in modo che non ci siano troppi sbalzi termici tra l’interno dell’edificio e l’esterno. La temperatura consigliata è tra 25-27°C. È possibile usare anche dei ventilatori a meno che la temperatura superi i 32°C poiché essi non abbassano la temperatura ambientale, accelerano solo il movimento dell’aria, ragion per cui in questi casi il loro utilizzo risulta inefficace per contrastare gli effetti del caldo.
- Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) e mangiare frutta fresca per mantenersi idratati e reintegrare i sali minerali, inoltre è consentito assumere integratori.
- Fare pasti più leggeri per non affaticare l’organismo impegnato nella digestione.
- Indossare indumenti leggeri e freschi. All’aperto ricordarsi di proteggere il capo e gli occhi con l’ausilio di cappelli di colore chiaro e occhiali da sole con filtri UV.
- Fare docce e bagni con acqua tiepida durante la giornata
Conseguenze e disturbi dovuti all’ondata di calore
Quando le temperature sono troppo elevate il corpo continua a sudare: è perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi per non andare incontro ad una eccessiva disidratazione.
Spossatezza e crampi sono i disturbi più comuni causati dalle ondate di calore, rappresentano un’ulteriore conseguenza della perdita di liquidi e di elettroliti che non sono stati opportunamente reintegrati con l’alimentazione.
Se oltre a questi disturbi ne insorgono altri di maggiore gravità è bene allarmarsi e contattare un medico per chiedere consigli e assistenza.
Sete, vertigini, mal di testa, urine giallo scuro, sono sintomi che non vengono associati ad un cattivo stato di idratazione e spesso sono sottovalutati finché non si avverte un malessere generale che causa nausea, vomito, mal di testa, battito cardiaco accelerato e abbassamento della pressione, disorientamento, fino alla temporanea perdita di coscienza.
Se non si agisce prontamente, si corre il rischio di veder compromessa la capacità di regolare la temperatura corporea che può addirittura raggiungere i 40°e trovarsi ad avere a che fare con un cosiddetto colpo di calore.
Conseguenze del colpo di calore
In questi casi occorre intervenire con urgenza per evitare che si presentino altri malesseri quali difficoltà respiratorie, interruzione della sudorazione, insufficienza renale, edema polmonare, conseguenze cardiache che possono provocare inabilità permanente e nei casi più gravi la morte.
In particolare se il colpo di calore dovesse riguardare bambini o anziani si rende necessario il ricovero ospedaliero per consentire di ripristinare la giusta idratazione e scongiurare gravi conseguenze.
Per approfondire potete leggere gli articoli seguenti:
Mamma che caldo! Effetti del caldo su corpo e mente
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